L’alimentazione del bambino: sfida quotidiana per genitori moderni.

bambini

Secondo quanto diffuso dal ministero della salute, negli ultimi 20 anni, il numero di bambini con problemi di peso è raddoppiato. I dati negli ultimi anni non stanno migliorando, infatti, è stato dimostrato che un bambino obeso, molto spesso, risulterà tale anche da adulto con tutte le problematiche metaboliche annesse. Pertanto è fondamentale intervenire quanto prima.

L’obesità infantile non è dovuta esclusivamente ad un introito eccessivo di calorie, ma ad un insieme di fattori tra cui: scarsa educazione alimentare, errato stile di vita, fattori ambientali, socio-economici e familiari. Un bambino non è in sovrappeso solo perché mangia troppo ma soprattutto perché mangia male, preferendo principalmente cibi ipercalorici, ricchi di grassi, zuccheri semplici e associandoli a bevande zuccherate.

Fare educazione alimentare, quindi, diventa una necessità impellente, soprattutto quando si parla di bambini.

Gli errori più comuni che vengono commessi riguardano soprattutto la colazione e la merenda. Nel caso della colazione, molto spesso, questa non viene effettuata o meglio non sempre, e dal punto di vista nutrizionale risulta inadeguata.

La colazione è il pasto più importante della giornata, ma non sempre i genitori ne sono consapevoli oppure non riescono ad educare i figli a questa sana abitudine, soprattutto perché, loro per primi, tendono a consumare un caffè veloce e  magari fare colazione al bar. La colazione è un pasto fondamentale perché interrompe il lungo periodo di digiuno notturno e fornisce la quota calorica indispensabile per affrontare la giornata. In generale, per una buona colazione possiamo seguire alcune semplici regole per fare in modo che sia adeguata e che, soprattutto, venga consumata. L’organizzazione familiare gioca un ruolo fondamentale, alzarsi qualche minuto prima potrebbe aiutare ad ottimizzare i tempi. Si può consumare una tazza di latte, meglio se intero perché più ricco di vitamina D, possiamo, di tanto in tanto, alternarlo anche a latti vegetali per abituare il bambino a gusti nuovi, ma anche in previsione di un’eventuale intolleranza al lattosio. Si dovrebbe avere sempre a disposizione pane integrale anche congelato a fette, meglio se fatto in casa, da abbinare con un po’ di marmellata senza zucchero.

La merenda, invece, è solitamente troppo calorica e ricca di zuccheri ed e il consumo di frutta e verdura non è quotidiano. Anche la merenda è un pasto importante seppur la quota calorica da consumare è minore. Gli spuntini a metà mattina e metà pomeriggio contribuiscono ad una giusta ripartizione delle calorie e dei nutrienti durante la giornata, oltre che a spezzare la fame e a tenere sotto controllo l’appetito in previsione dei pasti principali. Un esempio di merenda sana può essere: una banana tagliata a rondelle, 2-3 quadretti di cioccolato fondente (minimo al 70%) sciolto a bagnomaria e versato sul frutto. Un’altro tipo di merenda, soprattutto per i bambini inappetenti a cui non piacciono le grandi porzioni, può essere la frutta secca (mandorle, nocciole o noci). Questi alimenti, ricchi di fibre e grassi monoinsaturi, inducono il senso di sazietà, perciò hanno un ruolo importante anche nei casi di bambini con eccesso ponderale che presentano dislipidemie.

Atri semplici consigli per i genitori che ogni giorno si trovano a doversi destreggiare tra i pasti dei propri figli potrebbero essere:

– eliminare dalla dispensa di casa tutti i cibi spazzatura come merendine, dolci confezionati e bevande zuccherate e sostituirli con dei dolci fatti in casa. In questo modo, selezionando ingredienti di qualità saremo sicuri che all’interno non vi siano additivi ed edulcoranti;

-abituare il bambino ad avere sempre a portata di mano (magari a portata di zainetto) una bottiglietta d’acqua per spronarlo a bere frequentemente. Evitare anche le bevande che mostrano in etichetta scritte come “senza zuccheri aggiunti”, perché molto spesso presentano additivi ed edulcoranti chimici che sono dannosi a tutte le età;

– variare spesso il menù, facendo attenzione a mantenere costante la presenza di cereali (pane, pasta), proteine (pesce, legumi, carne e uova), latticini e grassi sani come l’olio extravergine d’oliva. Non associare il cibo a punizioni (vai a letto senza cena!) o premi (se fai il bravo ti compro il gelato!) o come mezzo di pressione (mangia tutto!) perche si potrebbero avere effetti controproducenti come il  rifiuto a vita per un cibo. Non forzare il bambino a mangiare, se non vuole mangiare è meglio non insistere ma nemmeno accontentarlo con qualcosa di diverso oppure farlo mangiare ad orari diversi dai 5 pasti. Mangerà a quello successivo e quello che c’è in tavola;

– mangiare colorato, scegliendo ogni giorno cibi di colori diversi in modo da garantire un apporto completo di vitamine e minerali. Giocare con il cibo e i bambini è un metodo per imparare a mangiare sano sia in famiglia che a scuola;

– sedersi a tavola e consumare il pasto tutti insieme. I genitori sono il primo modello che i bambini hanno e, dato che, soprattutto nei primi anni di vita, tendono ad imitare ogni azione, è bene non dare loro cattivo esempio. Se i genitori sono i primi ad acquisire buone abitudini a tavola, sarà più facile anche per i propri figli imparare.

Iscriviti alla mia newsletter

Sarai sempre aggiornato sui miei post e avrai informazioni utili al tuo benessere.

Acconsento al trattamento dei miei dati personali in conformità al D.Lgs 196/2003. Leggi la Privacy Policy.

Chiamami 389-5148005